Mantova si puo' scoprire da visuali diverse ma e' al tramonto che diventa piu'  affascinante, misteriosa, struggente, quando la si guarda dal ponte di San Giorgio.

Il sole calante disegna il profilo della Reggia, del Castello, delle cupole, delle torri. Nella notte, i monumenti riappaiono illuminati e si specchiano nell'acqua scura del lago, con uno straordinario effetto scenografico.

Uscito dal lago di Garda, il Mincio a monte di Mantova si allargava fino ad avvolgere interamente la piccolissima citta' medioevale che si trovava periodicamente esposta alle esondazioni del fiume e bloccata nella sua crescita.

Cosi' nel 1187,i reggitori del Comune chiamavano Alberto Pitentino, ingegnere bergamasco, autore di un progetto colossale anche agli occhi di oggi. A settentrione (verso Verona) innalzava uno sbarramento dal quale 12 bocche piu' la cascata del vaso garantivano il deflusso, fornendo forza motrice ad altrettanti molini.

Un argine di contenimento si sviluppava poi ad ovest e un canale (il Rio) serviva da scaricatore a valle. Pitentino disegnava cosi' il lago Superiore, e, piu' bassi di 4 metri, i laghi di mezzo, inferiore e di Paiolo (questo bonificato nel '700). A Governolo, un sostegno cercava di rendere l'affluente Mincio indipendente dal Po.

La grande opera conservava la sua validita', dopo oltre 8 secoli

Mantova sull'acqua - Foto Franco Lanfredi

Mantova e' citta' d'acqua e gia' Montesquieu nel 1729 la vedeva come “Una seconda Venezia”. Sensazione questa completata del Rio, canale mediovale, che offre scorci privilegiati: dai ponti di San Francesco e dei Massari, dalla Peschiera di Giulio Romano e', dove e' piu' apparato e nascosto, in vicolo Sottoriva.

L'effetto-acqua comunque si ripete all'ingresso in citta': da est, quando si percorre l'argine-strada fra i laghi di Mezzo (a destra) e Inferiore; da settentrione per lo sbarramento di Mulina che separa i laghi Superiore ( a destra) e di Mezzo.

Il dislivello provoca un salto di quasi 4 metri, la cascata del Vaso di Porto, per i Mantovani “Vasaron”, meta previligiata dei pescasportivi.

Turismo nautico fluviale a Mantova. Si arriva dal Po con il  passaggio per la conca di Governolo e la risalita del Mincio fino ai laghi bassi (inferiore e di Mezzo) Il piu' bello e' il lago Superiore che essendo compreso nella riserva delle valli del Mincio e' navigabile solo con barche a motore elettriche.

Il lago Superiore poi, tra luglio e agosto, presenta scorci da cartolina illustrata cinese. Sono i giorni della fioritura del Loto. Nelumbium nucifera, pianta dalle foglie che, verdissime, larghe fino a un metro di diametro, s'innalzano dall'acqua.E ancor piu' alti sono i fiori, biancorosati, grossi come magnolie.

La storia del loto mantovano s'iniziava nell'ottobre 1921, da un'idea della naturalista Maria Pellegreffi Zambianchi che pensava di metterli a dimora davanti alla Valletta di Belfiore. In 80 anni, il Loto si e' diffuso tanto da diventare il secondo simbolo della citta' di Mantova accanto a Virgilio. Si possono fare crociere del Loto per meglio ammirarne la fioritura.